

Sul lavoro gender gap al 43% ma per 20% uomini è sporadico
Inapp, Italia distante dall'Europa ma problema non è percepito
In Italia il 58% delle donne e il 43,6% degli uomini ritengono che le donne siano trattate meno equamente in assunzioni, retribuzioni e promozioni; nella media europea questa percezione si attesta invece su valori pari al 64,1% della popolazione femminile ed al 50% circa di quella maschile, mentre in Paesi come la Svezia e la Francia raggiunge valori pari a circa l'80% delle donne e circa il 65% degli uomini. In Italia, la percezione cresce all'aumentare del livello di istruzione ed è più elevata nelle Regioni del Nord rispetto al resto del territorio. Meno consapevoli sono complessivamente gli uomini, soprattutto under 30, e le classi di età anziane. Sono alcune delle evidenze che emergono dall'undicesimo round della European Social Survey, un'indagine statistica comparata in 24 Paesi europei, diffusa in Italia dall'Inapp che in un Rapporto nazionale approfondisce, in una prospettiva comparata europea, i temi della partecipazione al mercato del lavoro, l'uso del tempo, le determinanti del benessere, della soddisfazione e della fiducia, le prospettive valoriali, utilizzando la dimensione di genere come chiave di lettura trasversale. In particolare, rispetto all'effettiva presenza dei gender gap sul lavoro in Italia, misurati da Eurostat al 43%, il 19,2% degli uomini e il 14,5% delle donne ritiene che tali gap siano solo un fenomeno limitato e sporadico.
J.Rogers--PI