Philadelphia Independent - Anad, con false voci algoritmi il doppiaggio rischia di sparire

Pennsylvania -

NELLE NOTIZIE

Anad, con false voci algoritmi il doppiaggio rischia di sparire
Anad, con false voci algoritmi il doppiaggio rischia di sparire

Anad, con false voci algoritmi il doppiaggio rischia di sparire

doppiatori contro attori sintetici, set e studio forme arte

Dimensione del testo:

Ora che esistono algoritmi capaci di generare qualsiasi voce, il doppiaggio rischia di sparire, per questo l'Anad - associazione nazionale degli attori doppiatori - ''si schiera contro gli attori sintetici. La recitazione sul set, come il doppiaggio realizzato in studio, devono essere forme d'arte portate avanti dalle emozioni di persone in carne ed ossa" - ha affermato Daniele Giuliani, presidente di Anad. È stato questo il focus del talk "La voce di chi non ha corpo", che si è tenuto sabato 4 ottobre alle 14.30 a Rovereto nel programma della terza edizione del Wired Next Fest Trentino, il festival diffuso dedicato a innovazione, tecnologia, scienza e cultura, organizzato da Wired Italia. Anad - l'Associazione Nazionale degli Attori Doppiatori ha animato questo incontro, al quale hanno partecipato il presidente Daniele Giuliani, voce del personaggio Paura di Inside Out 2 e di Jon Snow ne Il Trono di Spade, direttore del doppiaggio italiano di A Complete Unknown di James Mangold. Insieme a lui, due consiglieri dell'Associazione, Laura Romano, la voce italiana di attrici quali Sofia Vergara (Modern Family), Viola Davis (Le regole del delitto perfetto), Hanna Waddingahm (Ted Lasso) e Rachel Weisz. E Manuel Meli, che ha interpretato diversi personaggi, tra cui Aladdin (Aladdin), Freddie Highmore (The Good Doctor), Ed Sheeran (Yesterday), Justin Bieber (Zoolander 2), oltre che l'attore Paul Mescal (Il gladiatore 2, La figlia oscura, Estranei). Anad nel 2025 ha avviato una Campagna dal titolo "Difendiamo l'Intelligenza Artistica" (#ArtisticIntelligence) - per sensibilizzare l'industria del cinema dei rischi che stanno correndo tutte le professioni artistiche, affinché si possa fare fronte comune e limitare l'uso non concordato dell'AI nella realizzazione delle opere audiovisive. Racconta Daniele Giuliani: "In Italia non c'è una regolamentazione. In questo momento ci sono dei siti internet che stanno vendendo voci di colleghi doppiatori senza il loro consenso. La voce è un dato biometrico, come afferma anche l'AI Act europeo, e ognuno ha diritto di scegliere cosa deve dire con la propria voce. La Danimarca è l'unico Paese che sta discutendo una proposta di legge in cui il furto della voce è riconosciuto come reato, in quanto furto d'identità. Dovremmo adottarla anche noi. La pena prevista è economica ma, a seconda del danno arrecato, può prevedere anche il carcere. In Italia la strada è ancora lunga. Serve un intervento importante e immediato da parte delle istituzioni". Quella di Anad non è una battaglia contro il progresso tecnologico, ma un'azione indispensabile contro lo sfruttamento abusivo del lavoro dei doppiatori.

D.Garcia--PI