

Prima italiana per comico palestinese Alaa Shehada a Firenze
Cinema, parte il festival Middle East Now, è focalizzato su Gaza
Firenze apre una finestra sul Medio Oriente e in particolare su Gaza City con l'edizione numero 16 del festival Middle East Now, organizzato dal 7 al 12 ottobre da Map of creation, con la direzione artistica di Roberto Ruta e Lisa Chiari. Ad inaugurarlo è il documentario Yalla Parkour di Areeb Zuaiter, che racconta Gaza prima della guerra vista attraverso gli occhi di un gruppo di ragazzi che pratica il parkour. Luoghi che oggi sono ridotti in macerie. Da qui anche l'idea del titolo-tema di questa edizione del festival, Radical Imagination, che punta gli occhi sulla Palestina, ma anche Libano, Afghanistan, Iran, Siria, Libia, Iraq, con oltre 30 ospiti e 34 titoli in cartellone, in programma tra il cinema La Compagnia, il cinema Astra e altri spazi cittadini. Il via ufficiale, prima della proiezione di Yalla Parkour, il 7 ottobre con il fumettista libanese Mazen Kerbaj con una performance e la presentazione del suo ultimo libro "Gaza in My Phone". Tra gli eventi, la prima mostra personale in Italia della giovane fotografa libanese Tanya Traboulsi con un progetto dedicato a Beirut, la presentazione del nuovo libro dello chef palestinese Sami Tamimi e la prima volta in Italia del comico palestinese Alaa Shehada, che salirà sul paco del cinema La Compagnia con la performance teatrale The horse of Jenin, titolo che evoca la statua di un cavallo alta 5 metri realizzata nella sua città natale con i detriti di ambulanze, auto e case bombardate, simbolo di resistenza. Fra le pellicole più attese, 'Do you love me' di Lana Daher che esplora la psiche del popolo libanese e 'Kabul between prayers' di Aboozar Amini, fotografia delle vita difficile a Kabul, con protagonista un giovane soldato talebano. Ma anche il documentario 'The last ambassador' di Natalie Halla in cui Manizha Bakhtari, ambasciatrice afghana a Vienna, lotta contro il regime talebano e 'My father and Qaddafi' di Jihan K, documentario che narra la storia di Jihan Kikhia, una figlia che non ha quasi memoria del padre, ex diplomatico e politico libico scomparso al Cairo nel 1993, perché diventato oppositore pacifico del regime di Gheddafi. Tra gli eventi anche 'Il caffè delle donne',con l'esperta di cucina palestinese Fidaa I A Abuhamdiya che racconterà il rito del caffè tra le donne in Palestina.
D.Parker--PI