Philadelphia Independent - A Rovigo un nuovo laboratorio per l'Einstein Telescope

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A Rovigo un nuovo laboratorio per l'Einstein Telescope
A Rovigo un nuovo laboratorio per l'Einstein Telescope

A Rovigo un nuovo laboratorio per l'Einstein Telescope

Svilupperà i rivestimenti degli specchi

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Apre al Cen.Ser di Rovigo il nuovo laboratorio CoMet (Coating Materials for Einstein Telescope), dedicato allo sviluppo dei rivestimenti ottici per gli specchi del grande rivelatore di onde gravitazionali Einstein Telescope, che l'Italia si è candidata a ospitare presso l'ex miniera di Sos Enattos in Sardegna. Il laboratorio, finanziato con 3 milioni di euro dei fondi Pnrr nell'ambito del progetto nazionale Etic, è stato inaugurato alla presenza del ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, della rettrice dell'Università di Padova Daniela Mapelli, e del componente della giunta esecutiva dell'Istituto nazionale di fisica nucleare Marco Pallavicini. "Qui si svilupperanno i rivestimenti ottici degli specchi che consentiranno al telescopio di rilevare le onde gravitazionali con una sensibilità senza precedenti", spiega la rettrice Mapelli. "Si tratta di tecnologie avanzatissime, basate su materiali e tecniche di deposizione che devono rispondere a requisiti estremi di precisione, stabilità e resistenza. Ogni progresso compiuto in questi laboratori si tradurrà direttamente in una maggiore capacità di ascoltare l'universo". Gli specchi dell'Einstein Telescope funzioneranno grazie a sottili strati di materiali speciali depositati sulla superficie riflettente: la qualità di questi rivestimenti è decisiva per aumentare la sensibilità del rivelatore. Il nuovo spazio multidisciplinare, dotato di apparecchiature avanzate, consentirà di fabbricare e testare strati riflettenti in condizioni diverse. Il nuovo telescopio e i relativi progressi tecnologici di cui si avvale si tradurranno in una migliore capacità di rivelare anche le onde gravitazionali più flebili. Einstein Telescope sarà infatti capace di osservare un volume di universo almeno mille volte superiore rispetto agli strumenti attuali. Questo permetterà di studiare con precisione inedita le origini e l'evoluzione del cosmo e aprire nuove strade per la fisica fondamentale, l'astrofisica e la cosmologia.

S.Scott--PI