Philadelphia Independent - Ricostruita la lingua a infermiera con i lembi del suo braccio

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Ricostruita la lingua a infermiera con i lembi del suo braccio
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Ricostruita la lingua a infermiera con i lembi del suo braccio

Intervento di 7 ore all'ospedale all'Angelo di Mestre

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All'ospedale all'Angelo di Mestre è stata ricostruita la lingua di un'infermiera trentenne con i lembi del suo braccio. L'intervento, deciso dopo che le era stata diagnosticata una forma tumorale alla lingua, nella sala operatoria è durato sette ore e mezza. Ripristinati eloquio, gusto, movimento e sensibilità La paziente è un'infermiera che durante gli studi, prima di ammalarsi, aveva seguito in sala operatoria uguali interventi di asportazione e ricostruzione della lingua. E così si è affidata a Doriano Politi, il direttore di Otorinolaringoiatria di Mestre e Venezia e al collega di Chirurgia plastica Eugenio Fraccalanza. "Sembra un miracolo, invece è l'ultima frontiera della Medicina. Ma il percorso per arrivarci è sfidante e in salita", concordano i due professionisti "In quel momento - dice Sara, l'infermiera - avevo capito a cosa andavo incontro, chirurgicamente parlando, perché quel tipo di operazione l'ho osservata in sala durante il mio percorso di studi". Sara, sarda di origine, a 19 anni si è trasferita in Veneto per diventare infermiera. Si è laureata all'Università di Padova e lavora come infermiera del Pronto soccorso prima all'ospedale dell'Angelo di Mestre e poi al Ca' Foncello di Treviso. All'inizio di quest'anno si è accorta di un'afta alla lingua che la infastidiva per settimane, e che presto si è trasformata in una presenza più ingombrante, una 'voluminosa neoformazione del margine linguale di destra'. "I primi esami sembrano poter scongiurare nature maligne e mi rassereno - ricorda Sara -, poi, con la biopsia, arriva la doccia fredda: carcinoma squamoso". "E' stato un intervento tanto sofisticato da richiedere la compresenza in sala di due équipe chirurgiche specialistiche che lavorano contemporaneamente: quella di Otorinolaringoiatria di Politi e quella di Chirurgia plastica di Fraccalanza. Sara ha poi affrontato la radioterapia, la chemioterapia, la riabilitazione e la logopedia: "sono cambiata dentro e fuori - confida - E quello sgomento iniziale, arrivato con la diagnosi, si è trasformato in coraggio, ostinazione, atteggiamento positivo. Ho scoperto una forza che non sapevo di avere e che vorrei trasmettere a chi sta attraversando la stessa cosa. Io per prima, leggendo le storie di altri pazienti, ho trovato coraggio. Voglio riprendere totalmente la vita di prima e anche di più".

L.Martinez--PI