

Raffaele, 'Festival economia civile e' laboratorio di pace'
Cultura, arte, musica e parola strumenti di economia civile
"In un momento storico in cui aumentano conflitti globali, crisi e tensioni, può sembrare superfluo e persino ininfluente organizzare un festival. Eppure, come ci ha sempre ricordato Arjun Appadurai, è proprio in questi momenti che la cultura, l'arte, la musica e la parola diventano strumenti di economia civile e di cittadinanza attiva fondamentali". Così Luca Raffaele, direttore NeXt Nuova Economia per Tutti e coordinatore nazionale del Festival Nazionale dell'Economia Civile tracciando il punto sul festival: "I conflitti vogliono dividerci, isolare le persone, spegnere il dialogo. Un Festival come il nostro, al contrario, prova a puntare sul tema della partecipazione (per questo il titolo e il tema scelto di quest'anno "Democrazia Partecipata. La sfida delle intelligenze relazionali" risulta essere quanto mai attuale e necessario), creare spazi di confronto e di condivisione, cercare di dare voce a buone pratiche ed esperienze che fanno più fatica ad emergere". Luca Raffaele ha spiegato il lavoro della quattro giorni: «Il Fnec è stato riconosciuto come un vero e proprio Laboratorio di pace dalle comunità internazionali che hanno partecipato a questa edizione". Il prossimo appuntamento legato al mondo del Fnec è in programma a maggio 2026, come illustra Raffaele: «Il dibattito accademico e lo sviluppo degli ambiti di ricerca è altresì importante per consolidare l'approccio dell'Economia Civile e il successo dell'appuntamento Renaissance in Economics, tenutosi a giugno a Firenze e che vedrà la sua terza edizione il prossimo 14 e 15 maggio a Roma".
R.Campbell--PI