Philadelphia Independent - Ancora un cyberattacco in Gb, 'rubati dati a clienti Renault Uk'

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Ancora un cyberattacco in Gb, 'rubati dati a clienti Renault Uk'
Ancora un cyberattacco in Gb, 'rubati dati a clienti Renault Uk'

Ancora un cyberattacco in Gb, 'rubati dati a clienti Renault Uk'

Dopo il caso più grave che ha paralizzato Jaguar Land Rover

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Ancora un cyberattacco contro attività di business nel Regno Unito: questa volta nei confronti della branca britannica del gruppo automobilistico francese Renault, i cui vertici hanno riconosciuto oggi come l'incursione abbia penetrato le reti di sicurezza di una società partner - incaricata di archiviare i dati elettronici - consentendo agli hacker di rubare dati personali sensibili di diversi clienti. Il furto informatico è sfociato nella sottrazione di nomi, identità di genere, indirizzi, numeri telefonici, numeri d'identificazione di veicoli e codici di registrazione depositati da acquirenti di modelli Renault nel Regno. L'azienda ha peraltro assicurato che si sarebbe trattato un episodio "isolato" e "contenuto" nei suoi effetti. Circoscritto "dall'immediata presa di contatto con i clienti" colpiti, informati uno per uno, e dalla denuncia dei fatti "alle autorità competenti". Un'indagine è stata aperta e sembra seguire la pista del tentativo di estorsione compiuto da gang di hacker. La stessa matrice evocata negli ultimi mesi di fronte a una raffica di cyberattacchi analoghi perpetrati ai danni di varie aziende di primo piano: in particolare vari colossi della grande distribuzione britannica presi di mira in estate. Aziende fra cui si conta anche, più di recente, un'altra industria automobilistica, Jaguar Land Rover, storico marchio inglese controllato da alcuni anni dalla holding indiana Tata, investito da un'incursione più grave di quella denunciata oggi da Renault Uk, che ha paralizzato per settimane la produzione di due stabilimenti: causando perdite economiche pesanti, mettendo temporaneamente in discussione numerosi posti di lavoro e costringendo il governo laburista di Keir Starmer a intervenire per garantire una linea di credito salvavita d'emergenza da 1,5 miliardi di sterline.

P.Mitchell--PI