

Dopo 2 anni 2 orche tornano a caccia di squali in Sudafrica
Attaccano altre specie. Centro Squali, studiare migrazioni
A distanza di due anni dall'ultimo avvistamento, le due orche Port e Starboard sono tornate nelle acque di Mossel Bay, in Sudafrica, dove di nuovo hanno ripreso la caccia agli squali, seguendo specifiche tattiche predatorie. Per gli studiosi il ritorno dei due esemplari - maschi - non è casuale ma frutto di una strategia e di una serie di specifici spostamenti, dei quali futuri studi potranno fare chiarezza. Lo si apprende dal Centro Studi Squali di Massa Marittima che ogni anno organizza spedizioni nell'area. Allertati dagli operatori della Marine Dynamics, team di studio, conservazione e tutela dell' ambiente marino a Gansbaai (Sudafrica), gli studiosi del Centro, già presenti nella zona, sono intervenuti e filmato le due orche. Port e Starboard nel giugno del 2023 furono riprese per la prima volta stupendo biologi marini ed esperti per un attacco combinato a un grande squalo bianco. Stavolta si è assistito a un nuovo attacco ma ad un'altra specie di squali presenti nella zona, squali bronzei (Carcharhinus brachyurus) o forse sevengills (Notorynchus cepedianus), detti anche squalo manzo, (tra le specie più a rischio per la pesca e l'inquinamento). Il biologo marino Primo Micarelli del Centro Studi Squali sostiene che il ritorno dei due esemplari "dopo due anni di assenza dimostra quanto poco si sappia sul comportamento migratorio di Port e Starboard, che sin dal 2017 attaccano varie specie di squali prediligendo gli squali bianchi". Lo studioso sottolinea anche che "la predazione di un'altra specie aumenta il rischio che si amplifichi il danno ecologico all'ecosistema marino causato da questa coppia di maschi". Saranno importanti "nuove ricerche sul comportamento e le rotte migratorie delle due orche".
S.Scott--PI